Home » Flexi-Fort, il miglior integratore per prevenire e alleviare il dolore articolare

Ogni persona che si allena in palestra comprende l’importanza di avere articolazioni sane e funzionanti. Più della metà degli italiani soffre di artrite, indice di articolazioni infiammate e danneggiate, questo compromette ovviamente l’attività fisica e le prestazioni oltre che il modo in cui si vive lo sport. 

Quando le ginocchia, l’anca o le spalle fanno male, si perde velocità, forza, potenza e agilità. Si è costretti quindi ad evitare determinati esercizi, oltre che a non poter gestire i pesi che una volta si utilizzavano con facilità. Le articolazioni sane sono una di quelle cose che le persone non apprezzano appieno finché non si danneggiano.

In questo articolo cercherò di spiegare in modo chiaro e conciso le cause più comuni del dolore articolare, ed ovviamente descrivere come trattarlo e prevenirlo in modo efficace e sicuro.

Anatomia articolare

Le articolazioni non sono altro che la sede di congiunzione tra due ossa e, nella maggior parte dei casi, forniscono un supporto strutturale e consentono il movimento. Ad esempio, l’articolazione dell’anca collega il femore al bacino, l’articolazione del ginocchio collega il femore e la tibia e l’articolazione della spalla collega la scapola all’omero (braccio). Dal punto di vista strutturale, esistono tre tipi di articolazioni: Fibrose, Cartilaginee e Sinoviali.

Fibrose

Le articolazioni fibrose sono collegate da un tessuto connettivo denso chiamato collagene. Questi giunti sono tutti chiamati “giunti fissi” perché non si muovono, alcuni esempi di articolazioni fibrose sono quelle che si trovano tra le ossa del cranio e tra alcune ossa lunghe del corpo come il radio e l’ulna.

Cartilaginee

Le articolazioni cartilaginee sono collegate appunto da cartilagine, un tessuto connettivo rigido e ricco di collagene che consentono più movimento rispetto alle articolazioni fibrose. Alcuni esempi sono i dischi tra le vertebre e la prima articolazione sterno-costale, che è il punto in cui la prima costola si collega allo sterno.

Sinoviali

Le articolazioni sinoviali sono le articolazioni mobili più comuni nell’uomo, ed in generale nei mammiferi. Sono collegati da strutture intricate costituite da una cavità piena di liquido, liquido sinoviale; una capsula che la avvolge, capsula articolare; cartilagine e, a seconda dell’articolazione, vari altri tessuti come dischi, cuscinetti, tendini, legamenti e strutture sacche piene di liquido (borse) che riducono ulteriormente l’attrito tra le ossa.

Esempi di articolazioni sinoviali sono articolazioni del gomito, articolazioni della spalla, articolazioni del polso, articolazioni del ginocchio.

Cosa causa il dolore articolare?

Le cause più comuni di dolore nelle articolazioni sono tante quante gli elementi che le compongono. Tra le più comuni troviamo:

  • Artrite
  • Borsite
  • Tendinite
  • Lesione di tendini e/o legamenti
  • Stiramenti muscolari
  • Lesioni ossee
  • Dislocazione

Parlando dei problemi più diffusi tra la gente comune, sicuramente sono tre le articolazioni più colpite: il ginocchio, l’anca e la spalla.

Dolore al ginocchio

Il dolore al ginocchio è particolarmente diffuso tra gli atleti, ma non è certo una novità. Quasi la totalità degli sport che prevedono il camminare, correre, saltare, calciare, o anche stare semplicemente in piedi portano usura articolare. Le cause comuni del dolore al ginocchio sono diversi: stiramenti, distorsioni, strappi della cartilagine e infiammazione dei tendini, ma la natura complessa dell’articolazione del ginocchio la rende suscettibile anche ad altri problemi.

Ad esempio, piegamenti del ginocchio e inginocchiamenti ripetuti possono infiammare una sacca piena di liquido che si trova sopra la rotula. O ancora, la famosa sindrome della banda ileotibiale, è il dolore causato dall’aggravamento della banda ileotibiale (IT), una fascia di tessuto fibroso (fascia) che si estende dall’anca alla parte esterna del ginocchio. Anche squilibri muscolari e rigidità possono comportare fastidi per via dei compensi, come anche l’infiammazione dei tenditi (la tendinite rotulea è molto comune).

Dolore all’anca

Come con il dolore al ginocchio, le cause più comuni di dolore all’anca sono l’artrite, la borsite e la tendinite. In particolare, l’anca soffre molto per gli squilibri muscolari in quando essendo l’articolazione che fa da cerniera a metà busto e con molti dei muscoli posturali più grandi (vedi glutei), se c’è uno squilibrio posturale e/o muscolare, allora l’articolazione subisce un grande stress.

Una delle aree dell’articolazione dell’anca che spesso dà problemi agli atleti è l’articolazione sacro-iliaca nel bacino. Essa è progettata per trasferire forze da e verso la colonna vertebrale inferiore e, quando si infiamma, si avverte dolore nella parte bassa della schiena, nell’anca e/o nelle gambe.

Il movimento dello squat, specie se eseguito male, esercita un’enorme pressione sull’articolazione sacro-iliaca, che è uno dei motivi per cui molti sollevatori di pesi lottano per anni con il dolore a questa articolazione.

Dolore alla spalla

La spalla è un’articolazione intricata, ed estremamente mobile, che si muove in avanti e indietro (adduzione e abduzione scapolare), consente al braccio di muoversi con un movimento circolare (rotazione e circonduzione), in avanti e indietro (flessione ed estensione omerale), oltre che verso l’alto e lontano dal corpo (abduzione omerale).

La struttura dell’articolazione della spalla è un’enartrosi sferica, con tre ossa principali ricoperte da uno strato di cartilagine:

  • l’omero
  • la clavicola
  • la scapola

La grandissima libertà di movimento della spalla è regolata dalla cuffia dei rotatori, un’insieme di muscoli con i loro tendini: il sovraspinato, l’infraspinato, il piccolo rotondo e il sottoscapolare. Le lesioni alla cuffia dei rotatori sono più comuni tra i sollevatori di pesi rispetto al resto della popolazione, in particolare per due motivi:

  • Spesso molte persone eseguono troppi movimenti di spinta, sia orizzontale come la panca piana, che verticale, come il military press, ma non compensano con altrettanti movimenti di tirata. Ciò causa uno squilibrio tra i gruppi muscolari anteriori e posteriori nel busto.
  • Ancor più persone, invece, eseguono le spinte su panca con una pessima forma e ciò mette i muscoli della cuffia dei rotatori in una posizione compromessa e soggetta a lesioni.

Artrite

Molte persone pensano erroneamente che l’artrite sia qualcosa di inevitabile e inevitabile. In realtà, anche se dobbiamo accettare che il nostro corpo con gli anni si deteriorerà se ci prendiamo cura delle nostre articolazioni, queste possono rimanere sane e funzionali per molto tempo.

Come spiegato, le articolazioni sono rivestite con la cartilagine tissutale flessibile, che le lubrifica e assorbe gli impatti fisici. La cartilagine sana preserva la facilità di movimento e mantiene le articolazioni senza dolore. Fino a pochi anni fa, si riteneva che l’esercizio fisico accelerasse la perdita di cartilagine per via dell’uso ripetitivo delle articolazioni, in realtà, la ricerca ci ha mostrato esattamente il contrario. Le forme di esercizio solitamente ritenute dannose per le articolazioni, come il sollevamento pesi e la corsa su lunghe distanze, non sono associate alla perdita di cartilagine anzi, sembrerebbe che l’esercizio fisico regolare aiuti a preservare livelli di cartilagine.

Atleti e dolori

Ma allora perchè così tanti atleti sembrano soffrire di dolori alle articolazioni? Per rispondere a questa domanda è necessario capire come le articolazioni perdono la loro integrità strutturale, con conseguente artrite. Le due forme più comuni di artrite sono:

  • Osteoartrite: a lungo ritenuta una conseguenza naturale dell’invecchiamento
  • Artrite reumatoide: malattia autoimmune che provoca infiammazione e distruzione delle articolazioni.

Entrambe le condizioni sono, almeno in parte, causate da una risposta immunitaria distruttiva al collagene articolare. In poche parole, il sistema immunitario prende di mira e attacca in modo errato la cartilagine articolare come una sostanza estranea e indesiderata. Questo può diventare un circolo vizioso: l’assalto distrugge lentamente le articolazioni, causando ancora più infiammazione, che innesca una risposta immunitaria più ampia. L’ideale sarebbe dunque “fermare” questo attacco alle articolazioni e ridurre l’infiammazione esistente, ed è esattamente ciò che suggerisce la ricerca.

Gli studi dimostrano che, nelle persone con condizioni artritiche, ridurre l’infiammazione e “insegnare” al sistema immunitario a smettere di attaccare le proteine ​​presenti nella cartilagine articolare può migliorare significativamente la salute e la funzione delle articolazioni riducendo o addirittura eliminando il dolore e il gonfiore. Ci sono diversi integratori che hanno dimostrato di aiutare in questo, e ne parleremo tra poco.

Sollevamento pesi e articolazioni

L’ipotesi che il sollevamento pesi nel corso del tempo danneggi le articolazioni, può avere senso a prima vista. A prima vista, fare squat, spinte e trazioni con centinaia di chili, settimana dopo settimana, sembrerebbe non essere molto salutare per le articolazioni. Tuttavia, la ricerca afferma tutt’altro.

Anche in casi estremi di powerlifter che sollevano oltre 2,5 volte il peso corporeo, le forze di compressione sul ginocchio e sui tendini sono ben all’interno degli intervalli di forza massima. Di fatti, si è visto come la forza sul legamento crociato anteriore più alta registrata durante lo squat era solo il 6% della sua forza massima, anche le forze più elevate registrate sul legamento crociato posteriore erano ben all’interno dei limiti di forza naturali.

Oltre a ciò, esiste un gran numero di studi che suggeriscono come l’allenamento della forza, e in particolare lo squat, sia un trattamento efficace per l’osteoartrite sia in termini di riduzione del dolore che di miglioramento della funzione. E ancora, uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Valencia ha scoperto che lo stacco da terra è un modo estremamente efficace per allenare i muscoli paraspinali, che scorrono lungo entrambi i lati della colonna vertebrale e svolgono un ruolo importante nella prevenzione delle lesioni alla schiena.

Ma allora perché gli atleti accusano spesso dolori alle articolazioni?

Nonostante le ideologie comuni sulla dannosità del sollevamento pesi siano errate, talvolta si tramutano in verità. Tuttavia non perché l’esercizio sia dannoso di per sé, ma principalmente per due motivi:

  • Utilizzo di un carico eccessivo senza un’adeguata progressione (e/o riscaldamento)
  • Esecuzione errata e/o scadente

Il sollevamento pesi, a differenza di altri sport, non è un’attività che “perdona”. È lo sport in cui vengono sollevati carichi più alti in rapporto al peso corporeo di qualsiasi altra attività, e questo comporta dei rischi nel caso l’esecuzione sia errata. Quindi, se una corsa oltre i propri limiti comporta solo nausea e dispnea, caricare centinaia di chili nello squat retrovertendo il bacino può essere estremamente pericoloso. Quindi, a patto che si utilizzi sempre una tecnica corretta e si rispetti un’intelligente progressione di carico, il sollevamento pesi è solo positivo per le articolazioni.

Come eliminare il dolore articolare

Strategie dirette

Esistono molte strategie per eliminare il dolore articolare, seppur sia uno dei fastidi che più facilmente diventa cronico, ovvero che perdura nel tempo in modo più o meno intenso. Uno dei tanti, e dei più efficaci, è eseguire esercizi di mobilità e stretching sui distretti interessati e nei dintorni di essi. 

Oltre a ciò, resettare la tecnica e sistemare il gesto motorio che ha portato al dolore è un passo fondamentale nella rimozione completa del dolore ed evitare recidive. Inutile fare decine di sedute di Tecar terapia se poi il movimento è comunque povero, in primis è necessario risolvere la causa.

Strategie indirette

Una volta che il movimento è stato corretto, e viene eseguita la giusta mobilità e gli esercizi di stretching più adeguati, è possibile favorire la guarigione dell’articolazione attraverso l’assunzione di alcune sostanze di cui parleremo di seguito.

Integratori

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante in campo nutraceutico. Tuttavia, nel settore articolare, i componenti più utili risultano circa sempre gli stessi, nonostante ciò, molte aziende continuano a puntare su sostanze con poca ricerca alle spalle o comunque senza che comportino benefici rilevanti al soggetto. Di seguito analizziamo alcuni tra le migliori sostanze per la salute articolare.

Omega 3

Alla base di un’ottima salute articolare ci sono gli acidi grassi buoni per eccellenza, gli Omega 3 ovvero l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Essi sono acidi grassi essenziali, ovvero non possono essere sintetizzati dall’organismo e devono essere ottenuti dalla dieta.

La ricerca mostra che un’integrazione di Omega 3:

  • Aumenta la sintesi proteica muscolare
  • Riduce il dolore muscolare, l’infiammazione e l’ansia
  • Ridurre la pressione sanguigna, la depressione, gli effetti negativi dello stress e il rischio di malattie renali e cardiovascolari, nonché ictus e sindrome metabolica
  • Migliora l’assorbimento del glucosio e la sensibilità all’insulina nelle persone con ridotta risposta e metabolismo dell’insulina e preservalo in soggetti metabolicamente sani
  • Migliora la memoria e le prestazioni cognitive
  • Aiuta a prevenire l’aumento di peso
  • Accelera la perdita di grasso

Per cui se non l’hai ancora fatto, acquistare un prodotto di estrema qualità come gli OMEGA Pure PROFESSIONAL di qualità IFOS firmati Tsunami Nutrition è senz’altro una scelta estremamente intelligente.

Glucosamina e Condroitina

Per via del suo basso costo, qualsiasi integratore per il supporto articolare contiene questa sostanza, seppur la sua azione da sola non può di certo fare miracoli  può risultare utile in molti casi, questo perché la Glucosamina è una sostanza derivata dai crostacei e la sua assunzione può fornire sollievo dal dolore. Di fatti, studi clinici hanno dimostrato come questa sostanza possa ridurre il tasso di perdita di collagene, che è particolarmente rilevante per le persone che corrono o praticano ad altre attività ad alto impatto. 

Se vuoi ottenere il massimo da un regime di integrazione congiunto e non hai un budget estremamente elevato, ha senso includervi la glucosamina. Un altro importante costituente del collagene, spesso associata alla glucosamina, è la Condroitina utile per trattare i dolori articolari.

Metilsulfonilmetano (MSM)

L’MSM è una sostanza chimica contenente zolfo che si trova nelle piante, negli animali e nell’uomo. È spesso associato alla glucosamina per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Alcuni ricercatori suggeriscono che tali effetti benefici possono essere legati alla potenziale attività antiossidante. Lo zolfo organico che si libera dopo l’assunzione di questa sostanza viene riutilizzato dal nostro organismo per la sintesi di due aminoacidi fondamentali: la cisteina e la metionina; tali aminoacidi sono coinvolti nella composizione di cheratina e collagene contribuendo al mantenimento di derma, pelle e, a livello delle articolazioni, anche della sintesi di condroitina solfato, glucosamina e acido ialuronico. Appare quindi chiaro che esso giochi un ruolo critico anche nel mantenere la stabilità e l’integrità del tessuto connettivo e delle proteine dello stesso.

Gli studi non sono moltissimi, ma quelli che esistono sono molto positivi. Infatti, è stato dimostrato che l’MSM è risultato molto efficace per il trattamento dell’artrite, alleviando i dolori articolari.

Curcumina

La curcumina è il pigmento giallo che si trova nella pianta della curcuma, che è la spezia principale del curry ed è stato usato terapeuticamente nella medicina ayurvedica per migliaia di anni. I suoi benefici per la salute sono ampi e ricercatori scientifici di tutto il mondo stanno studiando applicazioni per combattere una varietà di malattie come cancro, malattie cardiovascolari, osteoporosi, diabete, Alzheimer e altro ancora. Uno dei motivi è che la curcumina ha potenti effetti antinfiammatori, che vengono esercitati inibendo le proteine ​​che innescano la produzione di sostanze chimiche infiammatorie.

La curcumina ha però un notevole svantaggio: l’assorbimento intestinale è molto scarso. Tanto che l’integrazione senza potenziamento elimina più o meno la maggior parte dei suoi benefici per la salute. Fortunatamente, esistono formulazioni brevettate come Curcushine™ che, attraverso un microincapsulamento tecnologico ed innovativo, permettono un assorbimento della sostanza quasi completo.

Un integratore a base di questa fantastica materia prima brevettata è TN Pharma BioCell Collagen® Plus, un prodotto che favorisce la normale formazione del collagene e permette la normale funzione di ossa, pelle e cartilagini.

Collagene di tipo 2

Il collagene è la principale proteina costituente dei vari tessuti connettivi e in particolare quello di tipo II costituisce propriamente la cartilagine articolare. L’integrazione di questa sostanza per il trattamento dei dolori articolari si è rivelata estremamente efficace ma non solo. I suoi effetti sono stati dimostrati sia in persone con condizioni artritiche, ma anche in persone con articolazioni sane.

La sua azione consiste nell’insegnare al sistema immunitario di smettere di attaccare il collagene come una sostanza estranea, preservando quindi la cartilagine e riducendo la risposta infiammatoria. Il collagene di tipo II non denaturato non è economico, ma la ricerca mostra che è uno degli integratori più efficaci che puoi assumere per preservare la salute delle articolazioni. Lo consiglio vivamente.

Boswellia Serrata

La Boswellia serrata è una pianta che produce una sostanza aromatica nota come Frankinsence, utilizzata da migliaia di anni nella medicina ayurvedica per curare vari disturbi legati all’infiammazione.

La ricerca mostra che, come la curcumina, gli acidi boswellici, e in particolare uno noto come acido acetil-cheto-beta-boswellico, inibiscono la produzione di diverse proteine ​​che causano l’infiammazione nel corpo. Queste proprietà antinfiammatorie si estendono alle articolazioni, motivo per cui gli studi dimostrano che la Boswellia serrata è un trattamento efficace per ridurre l’infiammazione e i dolori articolari diffusi, nonché inibire la risposta autoimmune che consuma la cartilagine e causa l’artrite.

Flexi-Fort

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Il team di Ricerca e Sviluppo TN Pharma ha creato Flexi-Fort, un prodotto completo per il benessere articolare e in grado di contrastare i dolori articolari. Di fatti, troviamo ingredienti come la sopracitata Boswellia, gluocsamina e molti altri che lavorano in sinergia per potenziare gli effetti di ciascuno, anche attraverso la sinergia che si crea tra essi. Vediamoli nel dettaglio:

  • 5-loxin®: è un particolare estratto brevettato di Boswellia serrata, standardizzata al 30% in acido acetil-11-cheto-beta-boswellico (AKBA). Per avere la massima efficacia, deve essere assunto preferibilmente con il cibo. È un ingrediente attivo già a bassi dosaggi e i suoi effetti sono apprezzabili già dopo 7 giorni dalla prima assunzione.
  • OPTIMSM® MSM: è l’abbreviazione del nome di una molecola, il sopracitato metilsulfonilmetano, in una nuova forma di MSM di elevata purezza e maggiore attività rispetto alla forma più comune. Porta con sè tutti gli effetti benefici riguardanti il benessere articolare, come anche la riduzione del dolore. I benefici articolari di OptiMSM® non si limitano al trattamento dell’artrosi. Al contrario, possono risultare molto interessanti anche per gli atleti: oltre ai benefici per il benessere e la protezione delle articolazioni, svariati studi dimostrano che può presentare vantaggi nel migliorare il recupero fisico e nel limitare il rischio di lesioni e dolori articolari.
  • CURCUSHINE™ MICROCAPSULES: ingrediente di nuovissima concezione, fonte di curcumina biodisponibile e microincapsulata, grazie alle sue attività antiossidante ed antiinfiammatoria, può risultare utile nel trattamento naturale della patologia artrosica ed artritica. L’utilizzo di Curcushine™ Microcapsules, soprattutto in associazione con glucosamina, riduce il dolore articolare, migliora la mobilità articolare e riduce la degradazione di collagene.
  • ARTIGLIO DEL DIAVOLO: noto da tempo per la sua attività analgesica, antiflogistica ed antiartritica, il fitocomplesso è oggi utilizzato nel trattamento sintomatico dell’artrite reumatoide e nell’osteoartrite, nell’artrosi e in altre malattie reumatiche. L’attività di questa pianta viene principalmente riferita all’arpagoside, che è l’attivo presente in maggiore quantità in essa.
  • GLUCOSAMINA: anch’essa già citata nei paragrafi dell’integrazione, è presente in tipologia solfato per via del suo importante ruolo nella produzione di cartilagine rispetto alle altre tipologie.

Un prodotto estremamente completo con elementi che lavorano in completa sinergia.

Conclusione

I dolori articolari possono colpire sia persone sedentarie che sportive, e di tutte le età. Se il dolore non è ancora presente e si vuole prevenire l’artrite o artralgia, allora l’esercizio fisico intenso come il sollevamento pesi può risultare molto utile nel proteggere l’articolazione, stimolando inoltre la proliferazione di cartilagine e la produzione di liquido sinoviale.

In caso in dolore alle articolazioni sia presente, allora lavorare con esercizi di mobilità e stretching può essere molto efficace, ma è necessario anche lavorare alla causa del dolore, come per esempio un pattern motorio errato. Esistono molte sostanze naturali in grado di alleviare i sintomi e migliorare notevolmente il benessere articolare. Molti di questi li troviamo in Flexi-Fort, l’integratore della linea TN Pharma studiato e creato appositamente per ridurre l’infiammazione articolare, stimolare la produzione di cartilagine, oltre che del liquido sinoviale.

 

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Dott. Davide Arrigoni

Con una formazione internazionale, Davide Arrigoni è allenatore e divulgatore scientifico, e proprietario della palestra privata Revolution.