Home » Vitamina D: per affrontare al meglio il cambio di stagione

Come l’acqua e l’ossigeno, le vitamine svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della normale funzione corporea. Delle tredici vitamine essenziali di cui abbiamo bisogno per rimanere in forma, in salute, in ottica anti-age, la vitamina D è particolarmente importante soprattutto nelle stagioni autunnali ed invernali.

A differenza di altre vitamine, la vitamina D, che sarebbe più opportuno definirla come pro ormone, viene assunta principalmente attraverso l’esposizione al sole (80%). Questo avviene grazie ad una conversione non enzimatica del 7-di-idrocolesterolo cutaneo in colecalciferolo (vitamina D3) da parte dei raggi ultravioletti.

APPROFONDIMENTO: le fonti minori, ma anche esse importanti, sono gli alimenti e di supplementi dietetici (ergocalciferolo o vitamina D2 di prevalente provenienza vegetale). Sia il colecalciferolo sia l’ergocalciferolo vengono metabolizzati dal fegato, con formazione dei rispettivi composti idrossilati: 25(OH)D3 (calcidiolo) e 25(OH)D2 (ergocalcidiolo).

Attenzione perché è stato dimostrato che a causa dell’ambiente, del derma e della genetica, rimanere semplicemente all’aria aperta sotto il sole, non garantisce di avere livelli sufficienti di vitamina D, ma soprattutto non dovremmo dare per scontato che il nostro corpo possa assorbire e produrre automaticamente tutta la vitamina D di cui abbiamo bisogno che, come ripeto sempre cambia da soggetto a soggetto in base al proprio stile di vita. Un obeso ha richieste diverse da uno sportivo agonista!

Pensa che ad oggi, si stima che almeno un miliardo di persone in tutto il mondo abbiano livelli insufficienti di vitamina D.

Quindi cosa fare per prepararsi ai mesi più freddi e non incorrere in carenze? Non perderti questo articolo.

Perché i livelli di vitamina D potrebbero diminuire in autunno e inverno?

L’esposizione al sole è una componente chiave nella produzione naturale di vitamina D. A seconda dei livelli di melanina nella nostra pelle, dovremmo mirare a ricevere almeno 10-30 minuti di luce solare più volte alla settimana, in un orario più o meno specifico nonché dalle 10 alle 14.

APPROFONDIMENTO: Sapevi che se hai la pelle troppo chiara o troppo scura, potresti aver bisogno di una maggiore esposizione al sole per produrre livelli adeguati di vitamina D? Questo perché le cellule della cute, proprio per la loro struttura, non riescono ad assorbire una quantità  sufficiente di questa vitamina.

Continuando, naturalmente, il nostro accesso alla luce solare diminuisce durante l’autunno e l’inverno. Giornate più brevi, stili di vita modificati per trascorrere più tempo in casa e condizioni meteorologiche ostili, sono alcuni colpevoli della ridotta esposizione al sole e, di conseguenza, ad una diminuzione dei livelli di vitamina D, assorbiti dalla luce.

Tuttavia, un calo dei livelli di vitamina D è l’ultima cosa che desideri durante questa stagione! E sì, perché le temperature più basse e una maggiore esposizione agli agenti patogeni, durante la stagione del rientro al regime lavorativo e alla scuola, possono portare a condizioni di salute precarie e mettere a dura prova la salute e soprattutto l’efficacia del sistema immunitario.

So che sti starai chiedendo, ma DOC, perché devo garantirmi livelli adeguati di vitamina D in questo periodo? Non basta fare il carico in estate?

Ahimè no, perché questa vitamina o meglio questo pro ormone, visto che la sua importanza non risiede solo nel “regolare” l’attività e la salute ossea – è un vero è proprio messaggero chimico che trasmette informazioni tra una cellula e l’altra o più cellule – è essenziale per moltissime funzioni del nostro organismo, dove la sua richiesta non si riassume in un dosaggio mensile come molti ancora credono.

APPROFONDIMENTO:

La Vitamina D è disponibile in diverse forme:

  • nativa con necessità di idrossilazione sia in posizione 25 sia in posizione 1 (colecalciferolo, ergocalciferolo);
  • nativa con necessità di idrossilazione in posizione 1 (25-OH-vitamina D: calcifediolo, oppure detto calcidiolo) è quello che dosiamo nel sangue;
  • forme sintetiche non attive con necessità di idrossilazione in posizione 25 (doxercalciferolo, alfacalcidiolo);
  • attiva naturale (calcitriolo);
  • analoghi della forma attiva con catena laterale modificata (paracalcitolo, maxacalcitolo, oxacalcitriolo).

Anche se oggi vedremo solo la sua importanza nella salute e nel garantire un corretto funzionamento del sistema immunitario (perché, se dovessi descrivervi ogni sua proprietà scriverei un libro), i “serbatoi” di vitamina D estivi, non bastano per supportare le richieste e funzionalità metaboliche dei mesi autunnali e soprattutto invernali. Per questo motivo è importante avere sempre un adeguato dosaggio giornaliero non solo tramite il Sole o l’alimentazione (che apporta ben poco a livello di quantità) ma soprattutto strutturando una sua integrazione intelligente sulla propria soggettività.

Come sono collegati la vitamina D e il sistema immunitario?

Livelli adeguati di vitamina D garantiscono una buona salute delle ossa.

La vitamina D ha una funzione che nessun’altra vitamina può svolgere. È l’unica vitamina che aiuta il nostro organismo ad assorbire il calcio. Sappiamo che il calcio è un minerale che supporta il buon mantenimento di ossa forti, prevenendo la fragilità ed eventuali fratture. Però, anche con quantità salutari di calcio, il nostro corpo non può utilizzare le sue proprietà senza livelli sufficienti di vitamina D.

Ecco perché la carenza di vitamina D può portare a una cattiva salute delle ossa, sfociando in varie condizioni come l’osteomalacia, una malattia in cui la mancanza di vitamina D causa l’indebolimento delle ossa. Nei casi più gravi, potrebbe portare all’osteoporosi che rende le ossa così fragili che possono facilmente fratturarsi semplicemente piegandosi o subendo una leggera caduta.

La carenza di vitamina D può aumentare il rischio di malattie infiammatorie.

Gli studi hanno scoperto che la carenza di vitamina D è associata a livelli più elevati di biomarcatori infiammatori. In altre parole, livelli insufficienti di vitamina D possono aumentare il rischio di infiammazione cronica.

Quando l’organismo umano sperimenta un’infiammazione cronica, aumenta il rischio di una risposta immunitaria compromessa. L’infiammazione cronica fa sì che il corpo sia in costante allerta, rendendolo più incline alle malattie, fino ad attaccare i tessuti sani interni (es. tiroide autoimmune). Questo, nel suo insieme (visto che è molto più complesso di come spiegato precedentemente) aumenta il rischio di gravi condizioni di salute come alcuni tumori, attacchi di cuore, problemi metabolici e molti altri.

La vitamina D svolge un ruolo vitale nel sostenere il sistema immunitario.

Migliaia di persone si ammalano di influenza e raffreddore ogni stagione autunnale e invernale. Tuttavia, uno dei modi migliori per prepararsi a queste stagioni è garantire livelli adeguati di cofattori quali vitamine, minerali, aminoacidi ma soprattutto di un’adeguata quantità di vitamina D, fondamentale per mantenere un sistema immunitario forte.

Questo perché la vitamina D è vitale per l’ attivazione del nostro sistema immunitario. Senza livelli sani di questo nutriente, il nostro corpo non può combattere le infezioni. Inoltre, la vitamina D sostiene il sistema immunitario che a sua volta supporta un buon funzionamento del sistema respiratorio, proteggendoci dal lontano comune raffreddore, bronchite, influenza e altri virus stagionali.

Infine, buone quantità di vitamina D supportano anche i l’efficienza polmonare, essenziale durante la stagione in cui sono comuni le infezioni respiratorie.

Come supportare livelli adeguati di vitamina D?

È più probabile che i livelli di vitamina D scendano nel cambio di stagione tra autunno ed inverno soprattutto a causa della ridotta esposizione al sole. Fortunatamente, ci sono altri modi per aumentare l’assunzione di questa vitamina.

  • Latte fortificato. Ti è mai stato detto di bere latte per aiutare le tue ossa a diventare più forti? Questo non è un suggerimento infondato. Il latte fortificato di qualità può aiutare nel supportare l’assunzione di vitamina D (ovviamente, soggettività in primis).
  • Salmone e tonno. Amanti del pesce crudo, questo è per voi. Questi pesci, se mangiati crudi, abbattuti e di sicura provenienza, oltre ad essere molto gustosi, sono fonti primarie di vitamina D, oltre a contenere altri nutrienti vitali come gli omega-3 e proteine con buon valore biologico.
  • Le uova km zero o bio (biologico vero) sono uno dei modi più versatili e semplici per includere il consumo regolare di vitamina D. Tuttavia, assicurati di non omettere nessuna parte dell’uovo durante la preparazione del piatto poiché la vitamina D si trova soprattutto nel tuorlo (1 rosso al giorno non ti farà venire il colesterolo alle stelle).
  • Funghi. Alcuni funghi possono essere pieni di vitamina D e fungere da popolari alternative alla carne per chi segue una dieta a base vegetale.
  • Integratori di vitamina D. Gli integratori sono un modo diretto ed efficace per includere un consumo adeguato (in base alla soggettività) di vitamine nel tuo stile di vita quotidiano. I nostri integratori di Vitamina D3 TN PHARMA, oltre a essere disponibili in diverse formati (1000IU, 2000IU, 4000IU) sono formulati con una forma attiva di vitamina D e anche in versione masticabile per garantire un elevato assorbimento da parte dell’organismo.

In conclusione, per mantenere un sistema immunitario sano, efficace ed efficiente, potrebbe essere necessario modificare le proprie abitudini man mano che le stagioni cambiano. Tra tutte, è di particolare importanza non trascurare i valori di vitamina D. Proprio per questo, oltre ad esporti al sole quando puoi (in inverno è più difficile) e puntare su alimenti ricchi di questa vitamina, non dimenticare soprattutto di avere con te un buon integratore di vitamina D come quelli formulati da noi di TN PHARMA disponibili in vari dosaggi da personalizzare in base allo stile di vita e ai livelli ematici di VITAMINA D3.

 

 

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Dott. Matteo Massimo Primo

Biologo nutrizionista, il Dottor Matteo Massimo Primo vanta un buon bagaglio di conoscenze, specializzato in Nutrizione clinica, terapeutica, sportiva e con forti conoscenze nell'ambito della supplentazione nutraceutica.