Home » Salute mitocondriale, energia e prestazione psicofisica

Volete digerire bene il cibo che avete appena mangiato? C’è bisogno di energia. Volete fare esercizio fisico? Serve energia. Volete guardare il vostro programma televisivo preferito? Sì, anche per quello avete bisogno di energia. Ma come produciamo tutta questa energia vitale? Grazie ai mitocondri, quelle piccolissime centrali elettriche all’interno delle nostre cellule, fondamentali per la vita. Oggi, in questo articolo, scopriamo perché e come mantenerli sani nell’ottica di un miglioramento della performance fisica e in quella anti età.

‌‌‌‌Cosa fanno i nostri mitocondri?

In ogni cellula del nostro organismo è presente un sistema complesso di vari organelli che svolgono funzioni fondamentali per la nostra vita. Pensate alla cellula come a un piccolo corpo all’interno del nostro stesso corpo. Suona strano vero? Ma è proprio così e all’interno delle nostre cellule troviamo proprio i mitocondri, organelli la cui funzione principale è quella di produrre energia (ATP) per alimentare ogni singola funzione dell’organismo umano.

Si ritiene che i primi mitocondri risalgano a due miliardi di anni fa. Questi minuscoli “mini-organi” vivevano da soli. Le teorie suggeriscono che la prima cellula simile all’uomo sia stata creata quando una cellula simile a un batterio ha inghiottito i mitocondri. Questi mitocondri divennero la principale fonte di energia per quella cellula e poi, attraverso la storia dell’evoluzione, divennero la principale fonte di energia anche per l’uomo. Possiamo definire i mitocondri come la “centrale energetica” delle cellule soprattutto per la loro capacità di regolare il metabolismo energetico. Questi organelli regolano anche processi cellulari critici, come l’omeostasi del calcio, l’invecchiamento cellulare, la performance sportiva e cognitiva e i processi collegati alla longevità. Pertanto, la loro salute è fondamentale per mantenere il benessere di tutti gli organi e tessuti del corpo umano, soprattutto in quelli ad alto metabolismo che necessitano di molta energia per sostenere le loro attività.

Salute dei mitocondri

La disfunzione mitocondriale è un’alterazione della normale attività dei mitocondri che contribuisce in modo cruciale a varie malattie che affliggono la civiltà odierna. Le alterazioni del metabolismo energetico derivanti dall’iperalimentazione, dallo stress e dalle problematiche immunitarie influenzano tutti quei processi omeostatici cruciali, come la produzione di ATP, la generazione di specie reattive dell’ossigeno e il rilascio di fattori pro-apoptotici, associati ad anomalie metaboliche.

Basti pesare come, in risposta alla carenza energetica, i cardiomiociti (cuore a un alto impatto energetico) attivano il controllo di qualità mitocondriale (MQC), un processo critico nel mantenimento della salute mitocondriale. Questo risulta un fattore importante nelle malattie cardiache che spesso viene trascurato.

Assumere una dieta povera di nutrienti, non riposare bene, livelli di stress troppo alti e uno stile di vita sedentario, possono contribuire a far sì che i mitocondri vadano in “tilt”, sfociando in segni come stanchezza e debolezza muscolare, intolleranza all’esercizio fisico, compromissione dell’udito e della vista, atassia, difficoltà di apprendimento, difetti cardiaci, diabete e scarsa crescita muscolare, per citarne alcuni. Inoltre, dagli ultimi anni, è confermato come una cattiva salute mitocondriale può contribuire a velocizzare i processi d’invecchiamento.

ROS o radicali liberi e salute dei mitocondri

I radicali liberi, o le specie reattive dell’ossigeno, sono molecole create dalla normale scomposizione del cibo che introduciamo con la nostra alimentazione. Pochi lo sanno ma se in eccesso, questi composti possono causare danni ai mitocondri e ripercuotersi sulla nostra salute. Per farla molto semplice, pensate che il compito principale di un radicale libero è rubare l’energia da altre molecole perché, se lo fa, diventa più stabile. Sfortunatamente, quando ruba troppa energia, può danneggiare la cellula e i mitocondri.

Ovviamente, abbiamo un certo controllo su questi processi ma molto dipende dal nostro stile di vita, giorno dopo giorno.

6 consigli per migliorare la salute mitocondriale

Non esagerare con gli zuccheri

Quando abbiamo un eccesso di glucosio nel sangue, per sedentarietà o problematiche metaboliche, questo può portare non solo a un aumento del peso e della massa grassa ma può aumentare anche i processi infiammatori, che possono mettere a dura prova i nostri mitocondri, facendoli lavorare di più (più infiammazione = più richiesta di energia).

Modulare l’assunzione di carboidrati in base al proprio stato metabolico e stile di vita, consente ai mitocondri di passare anche a un altro carburante per produrre energia: i grassi. Spesso quando i mitocondri ricavano energia dai carboidrati, vengono prodotti più radicali liberi. Queste molecole possono danneggiare le nostre cellule, il che può portare a un invecchiamento precoce. Ovviamente, non sto dicendo di assumere quantità esorbitati di grassi e togliere del tutto i carboidrati, sto semplicemente dicendo di “allenare” il vostro organismo e, quindi anche i vostri mitocondri, a essere efficaci ed efficiente nell’utilizzare entrambi i carburanti.

La maggior parte degli alimenti nelle corsie dei supermercati sono super elaborati e pieni di zucchero, a volte anche nascosto. Cercate cibi ricchi di nutrienti o ricchi di vitamine e antiossidanti. Mio nonno diceva mangiare più dalla terra e dal mare che dagli scaffali. Tradotto, significa comporre il pasto con carne nutrita  in modo sostenibile (grass fed), pesce pescato, verdure Km zero, grassi buoni come olio evo e avocado ma anche con cereali integri e non ultra raffinati. Molti di questi alimenti possono essere definiti alimenti funzioni, ricchi di vitamine, minerali e nutrenti preziosi per la nostra salute e per quella mitocondriale.

Provare il digiuno

Il digiuno, anche quello di tipo intermittente, può essere un asso da utilizzare qualche volta per supportare la funzione mitocondriale, visto che si è dimostrato efficiente nel ridurre i danni dall’eccesso dei radicali liberi. Un esempio può essere quello di fare la cena, iniziare il digiuno con riposo notturno, saltare la colazione del giorno successivo e spezzare il digiuno dopo 16/18 ore con il pranzo. Ovviamente consumando i pasti successivi con intelligenza.

Fare attività fisica

Il movimento attraverso l’allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT) ha dimostrato di poter aiutare ad aumentare la produzione di energia da parte dei nostri mitocondri ma anche a prevenire il danno mitocondriale. Quando mettiamo tutti noi stessi nel nostro allenamento, allenandoci con vera intensità, questo non solo migliora la resistenza muscolare, ma aumenta anche la performance dei nostri mitocondri, fino a “rigenerali”.

Riposare bene

Dormire in modo adeguato, suggeriscono i ricercatori, può preservare i nostri mitocondri. Il sonno è un momento fondamentale dove il corpo elimina qualsiasi materiale dannoso, inclusi i radicali liberi. Inoltre, un sonno di scarsa qualità può aumentare il nostro cortisolo e causare più stress. Fattore che, se cronicizzato, non è affatto positivo per la nostra salute e quella dei nostri mitocondri. Per esempio, aggiungere sessioni di meditazione e di massaggio alla routine quotidiana può ridurre lo stress, l’infiammazione e salvaguardare i nostri mitocondri.

Moderare l’esposizione alla luce del sole

Esporre il corpo a quantità adeguate di luce solare con moderazione è un modo naturale per aiutare a supportare e rigenerare i nostri mitocondri. Questo, soprattutto grazie alla produzione di vitamina D, collegata alla salute mitocondriale. Anche l’esposizione al freddo può stimolare la produzione dei mitocondri.

Ricordare l’importanza dell’integrazione nutraceutica

Per ottimizzare la salute mitocondriale ci sono vari nutraceutici a cui chiedere aiuto, ma oggi, vi voglio far conoscere due prodotti che abbiamo formulato, innovativi di grande efficacia ed efficienza: NADH PURE PROFESSIONAL di Tsunami Nutrition e PHYTO Q10 di Tn Pharma. Vediamo di conoscerli e capire il perché della loro importanza.

Come abbiamo visto, i mitocondri svolgono un ruolo importante nell’ottimizzare la produzione d’energia dell’intero organismo. È un’idea banale e riduttiva che l’energia prodotta ‘internamente’ sia automaticamente l’energia prodotta ‘esternamente’; così come il semplice consumo di macronutrienti (per esempio i carboidrati) sia tutto quello che serva per alimentarli. È vero che la sana ed equilibrata alimentazione è il caposaldo della salute ma, oltre a questo, dovremmo anche prendere in considerazione l’integrazione dei micronutrienti vitali nella nostra dieta (ad es. vitamine, minerali, amminoacidi, ecc.), di alcuni nutraceutici e di altre sostanze importanti per ottimizzare i processi fondamentali per la produzione di energia. Mi piace pensare al corpo umano come una bella auto; questa straordinaria macchina non richiede solo benzina o diesel, ma anche olio, acqua, antigelo, una guida sensata e un regolare tagliando. Ecco, il nostro organismo non è diverso!

Perché integrare NADH PURE PROFESSIONAL e PHYTO Q10?

Quando mangiamo determinati alimenti, un composto chiamato NADH viene creato dal glucosio che ingeriamo. Il NADH viaggia verso i mitocondri e avvia il primo dei cinque passaggi cruciali che formano la molecola energetica del tuo organismo, nota come ATP (adenosina trifosfato). Una volta utilizzato il NADH, è necessario un antiossidante chiamato CoQ10 per trasferire gli elettroni creati dal NADH per la produzione di ATP. Sembra facile, vero? Mangio un po’ di più è si sistema tutto no? Sbagliato.

Non è tutto oro ciò che luccica, quindi non è facile per l’organismo produrre NADH! La produzione di NADH richiede diversi cofattori e geni. Per esempio, si potrebbe non avere abbastanza vitamine del gruppo B, oppure avere qualche polimorfismo che altera la giusta produzione di NADH. Aggiungiamo la beffa al danno: anche i livelli di CoQ10 diminuiscono con l’avanzare dell’età, specialmente con l’aumento dello stress psicofisico. Se non c’è abbastanza CoQ10, i mitocondri cominciano ad “alterare” il loro lavoro, diventando meno efficienti nel produrre e bruciare energia, creando una serie di sintomi come stanchezza, irritabilità, problematiche articolari, gonfiore addominale e molti altri.

Per compensare questi stati, soprattutto la stanchezza psicofisica, ci si può imbattere in soluzioni non idonee come l’utilizzo inappropriato di caffeina e zuccheri. Per quanto sia un amante di tale molecola, la caffeina, se presa in modo inappropriato in alto dosaggio, può causare problematiche come un sonno alterato, sovrastimolazione con rebounds, ansia, mal di testa, perdita di elettroliti, muscoli contratti, ecc.

Un altro rimedio inappropriato, soprattutto se ci si allena intensamente, è quello di abbondare con zuccheri semplice e bevande ultra dolci con ingredienti e coloranti artificiali per sopperire al calo della performance.

Sia la caffeina che la sovrabbondanza di zucchero, nel breve, possono si fornire maggiore energia, ma nel cronico oltre ad apportare i sintomi visti in precedenza, lo fanno ad un costo molto alto: velocizzavano quel processo che si vorrebbe rallentare, nonché l’invecchiamento precoce.

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L’alternativa che migliora la salute mitocondriale e rallenta l’invecchiamento la possiamo trovare nell’integrazione nutraceutica di NADH PURE e PHYTO Q10, dove NADH Pure PROFESSIONAL di qualità PANMOL® è in grado di sostenere il metabolismo, il benessere psicofisico, migliorare la salute dell’organismo e ottimizzare i processi mitocondriali nella produzione di energia, oltre che apportare un effetto antiossidante e rigenerativo.

 

 

Invece, Phyto Q10 di Tn Pharma a base del coenzima Q10 in forma liposomiale UbiQsome®️, non solo sarà più biodisponibile per sostenere l’attività del metabolismo e quindi dei mitocondri ma sarà in grado di svolge un importante attività nelle membrane cellulari mediando effetti protettivi a livello cardiaco, cellulare e neurologico.

Avete a disposizione due prodotti innovativi, avvalorati da brevetti unici (PANMOL®️ per il NADH e UBIQSOME®️ per il coenzima Q10 o vitamina Q), minuziosamente controllati e certificati senza glutine, senza lattosio e vegan ok che ottimizzano il loro assorbimento e la loro efficacia per migliorare molti stati morbosi, soprattutto quelli metabolici e per rallentare il tanto temuto processo di invecchiamento, in ottica antiage.

In conclusione, è lo stile di vita che determina la salute mitocondriale. Per fortuna siamo anche nell’era dove abbiamo a disposizione varie alternative nutraceutiche che, insieme a un’adeguata alimentazione e alla giusta attività fisica, ci possono portare verso la strada della salute, per un invecchiamento che si rispetti.

 

 

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Dott. Matteo Massimo Primo

Biologo nutrizionista, il Dottor Matteo Massimo Primo vanta un buon bagaglio di conoscenze, specializzato in Nutrizione clinica, terapeutica, sportiva e con forti conoscenze nell'ambito della supplentazione nutraceutica.