Home » Come combattere la fame nervosa e controllare l’appetito

Come combattere la fame nervosa? Seguire un regime di dieta ipocalorica è spesso una prova ardua per molte persone. Soprattutto se il protocollo è molto rigido e non consente mai un piccolo sfizio extra. Quando le calorie introdotte con il cibo sono inferiori rispetto al fabbisogno giornaliero, delle variazioni ormonali avvengono nell’organismo. In primis, per combattere la fame nervosa, quando le calorie scarseggiano, l’ormone grelina segnala al cervello la situazione ed aumenta il senso di fame. Viceversa, l’ormone leptina, una volta che le riserve energetiche sono soddisfatte, comunica questa informazione al cervello e prevale il senso di sazietà.

Fattori regolatori

Esistono varie cause per cui un soggetto può avvertire più o meno il senso di fame o addirittura avere attacchi di bulimia nervosa. Prima di capire come combattere la fame nervosa capiamone le cause. Escludendo cause patologiche e genetiche, troviamo:

  • Stress psico-fisico indotto da un’alimentazione ipocalorica (e talvolta eccessiva): porta ad aumentare il senso di fame per via dell’aumento dell’ormone grelina.
  • Stress psico-fisico indotto dall’allenamento: spesso si fa l’errore di aumentare la mole di allenamento in concomitanza con una riduzione delle calorie. L’allenamento ha sempre un effetto a livello di regolazione dell’appenito dato dalla modificazione ormonale.
  • Stress psicologico indotto da situazioni esterne: il classico stress come lo si intende, ovvero derivante dal lavoro, famiglia e socialità. Queste situazioni, quando sono piene di emozioni negative, portano ad un aumento del cortisolo e ad avere attacchi di fame, oltre che favorire lo stoccaggio in grasso delle calorie.
  • Variazioni ormonale: ad esempio la fase che precede l’arrivo del ciclo mestruale in cui il soggetto è portato dall’organismo a consumare cibi ricchi di zuccheri.

 

Come combattere la fame nervosa? Risponde l’integrazione

Proprio per questa facilità in cui si incorre in abbuffate e attacchi di fame nervosa e si tende a rifugiarsi nel cibo, da anni le aziende di integratori hanno cercato una soluzione a tutto questo testando rimedi naturali per calmare la fame nervosa, spesso con scarsi risultati. Ciò è dovuto al fatto che in primis è necessario agire sulla causa del disturbo: se la maggior parte degli attacchi sono dovuti ad una situazione lavorativa estremamente stressante, sarà necessario cercare di alleggerirla magari ritagliandosi dei piccoli spazi per la cura di sé stessi durante l’arco della giornata. O ancora, se emergono episodi di binge eating (disturbi alimentari) in modo frequente, sarebbe utile chiedere aiuto ad un professionista del settore. Ciò che però può fare una corretta integrazione, è il favorire uno stato di benessere ed andare ad agire a livello recettoriale sia in modo diretto che indiretto, facendo percepire al cervello (e allo stomaco) un senso di sazietà che senza l’integratore non sarebbe possibile. Tsunami Nutrition ha deciso di puntare sull’innovazione ed ha investito in brevetti pluricertificati per la creazione di due integratori che affiancano il soggetto nel percorso di dimagrimento e agevolano in modo considerevole la perdita di peso. Ognuno ha delle funzioni specifiche e per questo motivo l’ideale sarebbe assumerli insieme.

 

Apetite Control

Creato appositamente stimolare il senso di sazietà e ridurre gli attacchi di fame, è un vero e proprio alleato per chi cerca un prodotto in grado di facilitare il percorso di dimagrimento e calmare la fame nervosa. Le sostanze al suo interno sono totalmente naturali, certificate ed approvate dagli istituti di sanità.

  • Satiereal®: è un estratto brevettato di Zafferano, utilizzato fin dall’antichità per la sua azione positiva sul rilassamento, oggi sappiamo avere proprietà modulatorie dell’appetito. Infatti, il fitocomplesso presente nello stigma dello Zafferano, agisce stimolando il senso di sazietà e questo consente di contrastare la fame compulsiva o nervosa e una miglior gestione dell’appetito. Studi clinici hanno riscontrato che l’assunzione di questa sostanza abbia avuito effetto sulla diminuzione della fame, sull’assunzione di cibo e sulla durata del pasto. In particolare, due parametri sono stati influenzati in modo significativo: la sensazione di fame percepita tra i pasti e la voglia di alimenti dolci. 
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Figura 1 –  Effetti dell’assunzione di Satireal®

 

  • Slendesta® è un estratto brevettato a base di proteine derivanti da patate Kemin, coltivate in Colorado. Grazie ai composti presenti al suo interno, aumenta il senso di sazietà e lo fa durare più a lungo, sopprime l’appetito e controlla la fame. Dagli studi è emerso come Slendesta® sia in grado di aumentare il senso di sazietà senza causare gonfiori o fastidi. Inoltre è stata riscontrata una riduzione della glicemia postprandiale, andando quindi ad agire anche sul quadro glicemico. L’efficacia del prodotto deriva dalla proteina PI2 (Proteinase Inhibitor II) che agisce promuovendo ed estendendo la naturale secrezione da parte del nostro organismo (duodenodigiuno) di colecistochinina (CCK), un potente peptide in grado di inviare segnali di sazietà agli organi bersaglio, incluso lo stomaco e il cervello. 
  • Garcinia Cambogia: grazie all’acido idrissicitrico presente nella scorza del suo frutto, blocca la sintesi di acetil coenzima-A, regolatore enzimatico coinvolto nella biosintesi e nello stoccaggio dei lipidi, riducendo fino al 25% la biosintesi dei grassi corporei. 
  • Bromelina: enzima presente nell’ananas, sembrerebbe inibire l’espressione di geni coinvolti nello sviluppo del tessuto adiposo. Tale attività molecolare, si tradurrebbe in un miglior controllo del tessuto adiposo e in un minor rischio di sviluppare complicanze legate all’obesità. Oltre a questo, permette di modulare i livelli di zuccheri nel sangue consentendo quindi un minor stoccaggio di grasso.
  • Glucomannano: estratto di un tubero vegetale giapponese, è in genere utilizzato a scopo gelificante. Una volta ingerito, attira molta acqua al suo interno aumentando il suo volume da 60 a 100 volte, diventando una massa gelatinosa.  Ne consegue un senso di sazietà immediato.

Completano la formula la pianta Griffonia ed il Triptofano che incidono sul rilascio di serotonina, il Cromo e la Gymnema per la modulazione della glicemia e la Rodhiola per ridurre il senso di fame.

 

Carb Blocker

Se grazie al precedente prodotto si era in grado di tenere a bada la fame nervosa e modulare l’appetito, agendo indirettamente sull’assimilazione dei nutrienti (modulazione della glicemia a parte), con il Carb Blocker è possibile agire in modo diretto sull’assorbimento di determinate, principalmente i carboidrati. Possiamo dividere quest’ultimi in due gruppi principali: semplici e complessi. 

I carboidrati semplici (monosaccaridi) sono contenuti in alimenti come frutta e latticini, ma anche e soprattutto in dolci e alimenti conservati. I carboidrati complessi (polisaccaridi), invece, sono presenti in pasta, pane, riso e verdure amidacee (patate). Questa complessità è data dalla loro struttura molecolare polimerica, derivante dall’unione in catene di monosaccaridi. Rispetto a quelli semplici, i carboidrati complessi per essere assorbiti devono essere scomposti da specifici enzimi. Carb Blocker è stato creato con l’obiettivo di ridurre le calorie assorbite dai questa tipologia di glucidi introdotti con la dieta, in modo da favorire il controllo del peso, prevenire e trattare il sovrappeso e l’obesità. 

La sinergia dei diversi estratti naturali agisce a livello intestinale sulla fase di assorbimento dei carboidrati, condizionandone la conversione in trigliceridi. Assunto prima dei pasti principali favorisce la riduzione dei livelli di glicemia nel plasma limitando quindi la secrezione di insulina da parte del pancreas, evitando così lo sviluppo del tessuto adiposo. Analizziamo nel dettaglio gli ingredienti partendo dalla punta di diamante, ovvero da uno dei brevetti più innovativi in campo di modulazione glucidica.

  • Brevetto ID-alG™: è un estratto di alghe marine brune che, dopo essere state accuratamente selezionate nell’oceano Nord Atlantico, dove l’acqua pura e incontaminata le arricchisce di importanti nutrienti, vengono nuovamente controllate nello stabilimento locale prima dell’inizio della lavorazione. Quest’alga è estremamente ricca di polifenoli la cui principale azione è limitare l’attività di due enzimi digestivi (lipasi e amilasi), riducendo l’assimilazione di grassi e carboidrati. L’efficacia di questo brevetto è stata confermata da numerosi studi clinici, uno in particolare ha studiato proprio l’attività di inibizione sull’enzima lipasi e alfa-amilasi, portando ad ottimi risultati:
  • Significativa perdita di peso
  • Diminuzione dell’assimilazione dei grassi con conseguente riduzione della massa grassa corporea
  • Significativa riduzione dell’assimilazione dei carboidrati, con conseguente diminuzione dell’emoglobina glicata

 

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Figura 2 – Efficacia del brevetto ID-alG™

 

  • Fagiolo bianco: grazie a particolari proteine presenti al suo interno si è in grado di inibire le alfa-amilasi, enzimi che hanno il compito di scindere l’amido contenuto nei carboidrati complessi e trasformarlo in glucosio. Inibendo questi enzimi viene ostacolata la digestione dell’amido con efficace riduzione dei livelli plasmatici di glucosio post-prandiale e di insulina. Questo, oltre che risultare molto positivo per la composizione corporea, potrebbe rivelarsi utile nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio (es insulino-resistenza). 
  • Garcinia Cambogia: già descritta sopra, permette di ridurre fino al 25% la biosintesi dei grassi corporei. 
  • Psillio: i semi di questa pianta sono noti per la loro capacità di stimolare la peristalsi intestinale. Le fibre solubili si legano agli acidi grassi e prolungano il tempo di svuotamento dello stomaco, portando ad un miglioramento della digestione delle proteine e ad un rilascio di glucosio nel plasma più graduale.
  • Acido Alfa Lipoico (ALA) e Cromo Picolinato: la combinazione di queste due sostanze si è dimostrata particolarmente efficace nel sostenere il normale metabolismo dei macronutrienti ed il mantenimento di livelli normali di glucosio nel sangue.
  • Acacia Catechu e Mango Africano: grazie ai polisaccaridi dell’acacia ed il blend amminoacidico, minerale e antiossidante del mango, c’è un forte stimolo dell’ormone leptina che, come descritto ad inizio articolo, agisce nel bilancio delle risorse energetiche e limita il senso di fame. 
  • Crusca d’Avena: naturalmente ricca di fibre solubili, i beta-glucani, aumenta il senso di sazietà, incrementa la peristalsi intestinale e normalizza i livelli di colesterolo e glucosio ematico. 

Conclusioni

Con la dieta il magiare diventa un’ossessione e si può scatenare la fame nervosa. Ecco perché, quando si tratta di perdere peso, ogni aiuto è sempre ben accetto. Con la consapevolezza che la sola integrazione non può far ottenere risultati duraturi, può però migliorare estremamente la sostenibilità ed il benessere del percorso dietetico, e quindi velocizzare le tempistiche per arrivare al peso forma. Brevetti come ID-alG™, Satiereal® e Slendesta® sono un’innovazione in campo dietetico, frutto di numerosi studi e tentativi da parte delle aziende produttrici e per questo alzano l’asticella dell’integrazione adibita non solo al dimagrimento, ma anche al supporto del benessere in periodi di restrizione calorica.

Riferimenti

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Dott. Davide Arrigoni

Con una formazione internazionale, Davide Arrigoni è allenatore e divulgatore scientifico, e proprietario della palestra privata Revolution.